Personaggi sulla strada, giusta o meno, sempre in cammino

Chissà se i personaggi si accorgono quando son sotto la buona stella, e quando invece la disavventura sta per tessere qualche tranello.

Voglio dire: come si accorge Biancaneve che i Sette nani son dei nanetti indifesi e non vogliono, in realtà fregarla? Si fida, ma da cosa capisce che può farlo? Non credo sia solo ingenuità, la sua…

E quando i Topolini di Cenerentola capiscono che cucirle il vestito può essere un’azione che porterà i suoi buoni frutti e non scateneranno piuttosto l’ira della Matrigna, privando per sempre la ragazza del suo lieto fine? Non credo sfidino la sorte, sembrano esser sicuri di quello che fanno…

Loro non sono il Grillo Parlante, o la Fata Turchina: loro non hanno la magia o la coscienza suprema con sé. Loro hanno solo sé stessi. O forse no?  Sanno quello che fanno… o fingono?

E forse l’importante non è neanche tanto il trovarsi sulla strada giusta, quanto il non arrendersi nel cammino, continuarlo, così come i nostri personaggi preferiti non si fermano di fronte le difficoltà. O comunque non si tirano indietro di fronte al proprio cammino: forse restano sulla strada, fermi, ma sempre sulla loro strada.

E noi? Cosa ci fa comprendere se siamo o meno sulla strada giusta? Cosa ci indica quella che è la giusta strada?

Non lo so, per ora, però, da semplice Cercastorie, sò di sentirmi sulla strada giusta! Un po’ come un’ONDA PERFETTA!

E voi, amici cercastorie? Su quale strada siete?

Buona avventura, daunmondoallaltro…