Uno e Ognuno (niente nessuno o centomila)

Un amore alla portata di tutti.

Un amore alla porta.

Un amore per tutti.

Porta amore alla porta, per tutti.

Tutti alla porta, amore.

No, non ho bevuto. La vostra cercastorie è sempre qui. Più lucida che mai.

Sta solo cercando quelle che sono tutte le relazioni possibili tra tre elementi:

Amore.

Porta.

Tutti.

O, se preferite, Ognuno.

Ognuno porta amore.

Amore porta ognuno.

Ognuno ama la porta. No, questa no. Non la teniamo in considerazione.

Divertente non trovate?

Vi state perdendo, eh?

Vi spiego meglio. Osservavo il mondo intorno a me, le sue storie, le sue porte (no, ragazzi, non sto parlando di maniglie e chiavistelli, ma di quelle PORTE che son ingresso alla vita dell’uomo; o ingresso, per l’uomo, all’Amore; o l’ingresso col quale l’Amore raggiunge l’uomo…insomma, queste porte qui!).

Osservavo l’uomo, il suo Amore, le sue (dell’uomo e dell’amore) porte. Ed osservando mi son accorta di un personaggio particolare.

In realtà non lo definirei esattamente “uno”, diciamo che ho notato che esiste un “uno” dentro Ognuno di noi. Un “uno” che sta tra noi e la porta. Tra noi e l’Amore. Tra noi e Ognuno… insomma avete capito, senza che continui la lista.

Quest’ “uno” è un personaggio piuttosto particolare. Decisamente sa far sentire la sua presenza. Ho iniziato ad ascoltarlo bene, almeno ho provato a farlo, spero di esser riuscita nell’intento, ma voi forse potrete aiutarmi e correggermi, o dirmi se anche voi conoscete “uno”.

Uno” mi ha mostrato come sia facile ammirare la vita degli altri. Uno mi ha indicato la storia più bella, non la sua, sia mai: Uno non ha mai una bella vita e sempre qualcosa da rimpiangere o per la quale compiangersi. Uno mi ha raccontato di lei, che vive amando veramente, chissà come fa, a lei tutto funziona. Uno mi ha consigliato di invidiarli: loro si che han tutto. Uno mi ha ricordato che non ho molto e sicuramente mai quanto tanti altri. Cosa avrò poi da dover invidiare, mi son chiesta io. Uno mi ha raccontato di quella storia che aveva sentito anni fa: finisce che vivono tutti felici e contenti. Belle storie, quelle, ha esclamato! Ad Uno non piace la sua storia, ha sempre qualcosa in meno. Ad Uno piacerebbe avere Qualcosa di più, ma quel Qualcosa, quando c’è, non è mai abbastanza.

Per gli altri è facile: La scusa semplice con la quale rassicurare la propria coscienza. Se così non fosse, anche noi potremmo amare veramente. Se così non fosse anche noi saremmo stati, almeno potenzialmente, capaci di abbassare gli scudi, renderci vulnerabili, aver paura, assumerci responsabilità, stringere i denti, e farci del male, si perché amare vuol dire anche soffrire. Troppo pericoloso. Per Uno è molto meglio illudersi di non essere all’altezza. Qualcuno ci priva di amare, di Amore, noi non sappiamo, noi non possiamo. OgnUno di noi no.

La verità è che, nel fondo del nostro cuore, Uno gioisce dell’illusione che finge di compiangere: l’impossibilità di amare.

E’ più faticoso tirar su le maniche e iniziare a sudare. Più faticoso abbassar le difese e lasciar soffrire il cuore, permettergli anche questo. Soffrire. Qual è il prezzo dell’amore? La vita. Se sei disposto ad amare. Se è questo, quello che veramente cerchi.

Ma devi accettare il gioco. Non le storie degli altri, le più semplici. Non le storie degli altri, le più belle. Non le vite degli altri, le più riuscite. Non la tua storia ad esser sbagliata. Non la tua vita ad esser da buttare. Non questo momento da cambiare. Non questa esistenza da rifare. Non questo luogo da fuggire. Non questi legami da spezzare. Non te da cancellare. Ama.

Ama.

Troppo facile credere che siano le altre le storie che han diritto a finir bene. Troppo facile credere che sia la magia a rendere potenti le storie ascoltate da bambini. Troppo facile credere che per sé la ruota non gira nel verso giusto. Troppo facile, crederla facile, la vita degli altri. Troppo facile. Mio caro Uno non cascarci: Ama.

Non chiederti perché. Ama.

Tu Ama.

Esiste qualcuno esperto in Amore? No. Non si può essere esperti. Ma si può avere il cuore in pace sapendo di aver amato veramente.

Un sogno, un’idea, un amico, una persona, una giornata, un istante, un libro, un ricordo, la vita. Non riesco a credere che ci sia qualcuno che non abbia mai amato. Qualcosa, o qualcuno, si deve pur amare. Di questo mondo o dell’altro.

Ama.

Mio caro Uno, che so che abiti fuori ma anche dentro di me,

Spengi lo schermo dei rimpianti.

Chiudi le finestre del rancore.

Abbassa il sipario sui “perchè?”. Ama,

Ama.

Tu, Ama.

Guardando occhi negli occhi Uno vedo quel sorriso che vorrebbe scoppiare anche attraverso lo sguardo. Vorrebbe, ma crede di non potere. Se solo si svegliasse dal sonno dell’illusione di non potere, di non sapere, del credere che solo agli altri sia permesso e che sicuramente per gli altri sia più semplice. Se solo destasse il suo cuore e lo lasciasse libero di battere, scoprirebbe quanto bene aspetta anche sé. Scoprirebbe in quanti son dietro quella porta, ad aspettare solo un suo Si! Conoscerebbe l’Amore che lo aspetta, se avesse il coraggio, anche, di soffrire. Se riuscisse ad ammettere che la sua storia non ha nulla in meno delle altre, e che, se solo Uno volesse, Può Amare.

Un amore alla portata di tutti.

Un amore alla porta.

Un amore per tutti.

Porta amore alla porta, per tutti.

Tutti alla porta, amore.

Ognuno porta amore.

Amore porta ognuno.

Amore: alla porta, tutti.

Destare il cuore